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Realizzazione stazione SFM5 presso Ospedale S. Luigi e percorsi alternativi

Pubblicato il 28 novembre 2025 • Opere , Viabilità

 
Si è svolto lunedì 17 dicembre il sopralluogo presso la nascente stazione ferroviaria dell’FM5 vicina all'Ospedale S. Luigi, organizzato insieme al comune di Rivalta e di Beinasco con una commissione territorio convocata congiuntamente, che è poi proseguito presso la Sala Consigliare del Palazzo Comunale di Orbassano. Presenti anche l’Ing. Pitisci responsabile di RFI insieme ai suoi collaboratori e l’Ass. Regionale ai trasporti Gabusi.
E' stata l'occasione per constatare l’avanzato stato dei lavori per la realizzazione della stazione S. Luigi della nascente linea ferroviaria metropolitana FM5 che porterà un beneficio unico all’ospedale poiché nessuna struttura ospedaliera avrà la possibilità di avere un servizio ferroviario a così immediata distanza dall’ospedale stesso.
Anche la mobilità quotidiana dai comuni limitrofi trarrà grandi benefici: la linea ferroviaria permetterà infatti di alleggerire i punti nodali del flusso di auto che ogni mattina si riversa verso il capoluogo, quali ad esempio il casello di Beinasco e il ponte di Beinasco.
Questo intervento è caratterizzato da più parti, tutte con le loro criticità e problematiche affrontate sia in fase di approntamento del progetto, con la supervisione attenta dell’Osservatorio e del Commissario Paolo Foietta, che nella fase di realizzazione affrontando le difficoltà emerse man mano, sia nella fase di previsione delle problematiche indotte alla realizzazione dell’opera. Una particolare attenzione, a questo proposito, è stata posta alle forme di viabilità sostitutiva nel periodo dei lavori considerando, comunque, che ogni forma di percorso non avrebbe mai potuto sostituire, evidentemente, la viabilità ordinaria ante opera.
Un grande lavoro è stato fatto per creare le condizioni per la nascita della stazione, legate innanzitutto a un problema di esondazione dei rii e della bealera del S. Luigi, che per conseguenze accumulate negli anni riversano quantità d’acqua nella zona in occasione di eventi atmosferici rilevanti.
E' stato ricostruito completamente il letto del torrente, sia all’interno del S. Luigi sia all’esterno dove, in particolare nel tratto tortuoso che ne facilitava l’esondazione, sono stati realizzati degli scatolati di notevoli dimensioni sia nei tratti sotto parcheggio che sotto strada, sino alla parte che confluisce direttamente nel torrente Sangone.
La realizzazione della stazione stessa ha comportato importanti accorgimenti tecnici, poiché la stazione è lato S. Luigi dove si trovano le pensiline per i mezzi pubblici, i parcheggi per le auto private, i taxi, il deposito per le biciclette e la predisposizione delle colonnine di ricarica (gestite poi da un fornitore di energia); la banchina di arrivo del treno è invece sul lato opposto all’attuale lancio dei binari, lato Beinasco, poiché linea del ferro non poteva percorrere da questa parte lo scalo merci, essendo occupato dalle linee merci e dall’autostrada ferroviaria (AFA).
Pertanto è stato necessario scavare un tunnel di notevoli dimensioni sotto l’attuale lancio dei binari per collegare la discesa dei passeggeri, che scenderanno con scale e ascensori al piano inferiore rispetto ai binari e percorrendo il tunnel arrivare alla stazione.
Ultimo intervento, alquanto complesso, è stato il raddoppio del sottopasso ferroviario per permettere l’installazione dei binari della FM5 e i futuri binari della TO-Lione. Un intervento che coinvolge palificazioni di sostegno delle linee con dimensioni tali che l’idea di una commistione con del traffico può essere valutabile sulla carta ma irrealizzabile nella pratica.
L'incontro è poi proseguito presso la Sala Consiglio Comunale di Orbassano riguardo quanto previsto e concordato in svariate riunioni fra tutti gli Enti coinvolti e competenti sia tecnici, che sanitari, che dei mezzi di soccorso e sicurezza: obiettivo era individuare un percorso alternativo che passasse a monte dello scalo, attraversandolo parzialmente, che aggiungesse un percorso all’utenza quotidiana non obbligandola così a deviazioni se non di propria scelta. Tale percorso è stato illustrato e verrà divulgato capillarmente.
Una particolare difficoltà, segnalata a RFI, era quella della gestione delle emergenze, delle Ambulanze e degli altri mezzi sanitari, ma anche dei Carabinieri, della Polizia Locale, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco; si è giunti così all’individuazione di un percorso dedicato, in parte già esistente (la strada di Cave Sangone) e in parte da realizzare, lato cascina Gonzole, da parte di RFI. Un percorso che sarà sorvegliato alle due estremità da personale di cantiere H24, con manutenzione a carico di RFI.
Il grande vantaggio ottenuto è la possibilità per i mezzi di soccorso di raggiungere l’Ospedale, sempre con le stesse condizioni, indipendentemente dagli orari di traffico (poiché si tratta di un percorso dedicato); questo permetterà inoltre all’impresa di accelerare i tempi di lavorazione, poiché il progetto iniziale prevedeva sensi unici alternati con un periodo di chiusura totale del sottopasso.
Rimangono ancora aperti temi da affrontare su altri tavoli e con altri interlocutori, come gli attraversamenti pedonali, l’eventuale navetta a servizio stazione – S. Luigi, la filiera dei trasporti che dovranno convergere verso la stazione, ecc. ecc.
Un ringraziamento alla disponibilità di RFI, sia in termini di sensibilità nella ricerca della migliore soluzione con tutti, sia per lo sforzo economico, di circa un milione di euro, per l’allestimento dei due percorsi.